ASCOLI (3-5-2): Leali; Simic, Botteghin, Quaranta (76 Lungovi); Donati (54 Falzerano), Collocolo, Eramo (59’ Buchel), Caligara, Giordano; Dionisi (76’ Pedro Mendes), Gondo.

A disposizione: Guarna, Salvi, Lungoyi, Adjapong, Falzerano, Bidaoui, Palazzino, Giovane, Tavcar, Bellusci, Buchel, Pedro Mendes.

Allenatore: Cristian Bucchi.

REGGINA (4-3-3): Colombi; Pierozzi, Cionek, Gagliolo, Di Chiara; Fabbian (76’ Liotti), Majer (79’ Crisetig), Hernani; Canotto (70’ Cicerelli), Ménez (76’ Gori), Rivas (79’ Camporese).

A disposizione: Aglietti, Ravaglia, Bouah, Camporese, Giraudo, Liotti, Loiacono, Crietig, Cicerelli, Gori, Ricci, Santander.

Allenatore: Filippo Inzaghi.

Arbitro: Rosario Abisso di Palermo.

Assistenti: Luca Mondin di Treviso e Orlando Pagnotta di Nocera Inferiore.

IV ufficiale: Federico La Penna di Roma 1.

VAR: Paolo Mazzoleni di Bergamo – A-VAR: Domenico Rocca di Catanzaro.

Note: Terreno allentato: temperatura mite, spettatori 9.126 di cui 5.214 paganti e 3.912 abbonati per un incasso di euro 101.087,70 (69.922 + 31.165,70).

Ammoniti: 16’ Menez, 34’ Simic, 40’ Dionisi, 44’ Quaranta, 62’ Gondo, 73’ Pierozzi, 90’ Di Chiara, 93’ Cicerelli.

Espulsi:

Marcatori: 64’ Rivas

Angoli: 3-4 (primo tempo 3-1)

Nell’ultima partita del 2022, la Reggina è impegnata ad Ascoli per confermare ciò che di buono è stato fatto sin’ora. La squadra di casa si presenta in attacco con il pericoloso duo Dionisi-Gondo. Gli ospiti rispondono con la formazione tipo, recuperando Menez in attacco e preferendo Cionek in difesa. La Reggina parte subito forte, reclamando dopo appena 20 secondi un calcio di rigore. Replay al quarto d’ora e Menez viene ammonito per proteste. L’Ascoli combatte su ogni palla e si fa vedere anche in attacco. Majer davanti alla difesa, riesce a stoppare le iniziative bianconere ed evitare pericoli per Colombi. La due squadre non si scompongono, difendono compatte e gli spazi in avanti sono davvero pochi. Da segnalare intorno alla mezz’ora una entrata di Gagliolo che colpisce alla mandibola Dionisi, il quale rimane a terra e richiama l’intervento dei sanitari. L’Ascoli si rende pericoloso al 36’ con Gondo che sbaglia il tiro di sinistro da pochi metri. Nel finale un colpo di testa di Fabbian termina a lato. Finisce 0-0 un primo tempo tatticamente bloccato specialmente sulle fasce laterali.

Il secondo tempo vede iniziare le due squadre con gli stessi uomini che hanno concluso il primo tempo. Partono bene gli amaranto che creano una tambureggiante occasione da rete che però non si concretizza. Dopo questo inizio la gara rientra nei guardinghi canoni. Ci vuole uno spunto di Rivas al 64’, che si presenta solo davanti al portiere ma non riesce a concretizzare e quindi appoggia a Canotto che rimette al centro e dopo una corta respinta ancora l’Honduregno, nel frattempo riposizionatosi centralmente, riesce a mettere dentro. A questo punto Inzaghi capisce che forse è meglio tutelarsi e dopo una decina di minuti comincia a cambiare, immettendo forze fresche e schierando nel finale una difesa con 3 centrali. Anche Bucchi cambia ma con una difesa reggina di ferro ed il calo fisico della sua squadra non riesce più a recuperare. La Reggina conclude il girone d’andata con la quarta vittoria consecutiva e 36 punti in 19 incontri che significano promozione diretta. Il popolo amaranto gioisce e finisce l’anno con l’auspicio di realizzare un sogno che si chiama serie A.

Gianni Agostino