
Reggina (4-4-2): Turati; Lakicevic, Loiacono, Regini, Di Chiara; Ricci, Bianchi, Crisetig, Bellomo; Galabinov, Montalto. A disposizione: Micai, Aglietti, Stavropoulos, Adjapong, Amione, Liotti, Gavioli, Cortinovis, Laribi, Ejjaki, Rivas, Denis. Allenatore: Aglietti
Alessandria (3-5-2): Pisseri; Parodi, Prestia, Benedetti; Pierozzi, Ba, Milanese, Chiarello, Lunetta; Kolaj, Corazza. A disposizione: Crisanto, Russo, Arrighini, Beghetto, Bruccini, Casarini, Palombi, Di Gennaro, Mantovani, Celesia. Allenatore: Longo.
Arbitro: Giacomo Camplone di Pescara. Assistenti: Claudio Barone di Roma 1 e Mario Vigile di Cosenza.
IV ufficiale: Michele Di Cairano di Ariano Irpino.
VAR: Daniele Paterna di Teramo. A-VAR: Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia.
Marcature: 31’ Corazza; 43’ Lunetta; 53’ Corazza; 83’ Lunetta
Ammonizioni: 5’ Ba; 30’ Loiacono; 35’ Chiarello; 37’ Regini; 77’ Di Chiara; 85’ Palombi
Espulsioni:
Cronaca:
Dopo le ultime cocenti quattro sconfitte consecutive si potrebbe parlare di ultima spiaggia per il tecnico amaranto Aglietti, squadra chiamata a dimostrare, nonostante il brutto momento, di avere la carica emotiva giusta per fare risultato contro un’Alessandria in debito d’ossigeno. Si torna al 4-4-2, Bellomo e Ricci esterni di centrocampo, attacco pesante composto da Galabinov e Montalto e cerniera mediana che vede partire Bianchi titolare a scapito di Hetemaj squalificato. Longo schiera la sua Alessandria col classico 5-3-2, l’ex Corazza cercherà di trafiggere la porta della squadra che lo ha rilanciato tra i top di Lega Pro.
Primo Tempo:
Si parte col possesso della Reggina, l’Alessandria decide di giocarsela sull’aggressività dal primo minuto, non tarda ad arrivare il primo intervento scorretto dei piemontesi, utile a fermare l’avanzata di Crisetig. Poco dopo puntuale il primo giallo di partita, intervento a vuoto e pericoloso di Ba, rimane dolorante a terra Montalto, fortunatamente nulla di grave. Le sortite offensive dell’Alessandria sono affidate all’estro di Corazza, in grado di accelerare sul diretto marcatore creando grattacapi a Di Chiara. Reggina che imposta la partita lanciando lungo oltre il centrocampo, provando a sfruttare i centimetri dei propri attaccanti. Reclama un rigore la Reggina al 16esimo, intelligente assist di Galabinov per il compagno di reparto, Montalto perde l’attimo giusto per il tiro ed avanza contrastato bene da Parodi, per l’arbitro non c’è nulla. Arriva la prima occasione della partita, Chiarello in inserimento centrale prova una prima conclusione, murata dalla difesa amaranto, palla che rimane tra i piedi del centrocampista che tenta un tiro-cross sul palo lontano, fondamentale Di Chiara nella deviazione in angolo. Preme l’Alessandria, stavolta è Milanese ad essere dimenticato dalla retroguardia di casa, il tiro del centrocampista viene deviato in angolo. Accumula occasioni l’Alessandria, Kolaj al cross trova Corazza lasciato solo dentro l’area, coordinazione e tiro volante, fortunatamente centrale, blocca Turati. Altro rigore richiesto dalla Reggina al 28’, sospetto il tocco con il braccio davanti a Pisseri, l’arbitro ed il VAR confermano che si può proseguire. Il rigore viene assegnato invece all’Alessandria, al 30esimo, scambio nello stretto tra Lunetta e Ba, Loiacono stende l’avversario e l’arbitro Camplone non può che indicare il dischetto del rigore. Sul pallone l’ex Corazza, trafigge Turati portando in vantaggio i suoi, 0-1. C’è confusione in questa fase di partita, la Reggina non riesce a ripartire e perde palla nella propria metà campo, Kolaj scarica una sassata verso Turati, bella la parata del portiere amaranto che poi può solo vedere il tiro di Pierozzi, sulla respinta, spegnersi sul fondo. Calcio di punizione dalla sinistra, batte Milanese un’interessante traiettoria, a vuoto Turati ma non Lunetta, il centrocampista di Longo insacca a porta sguarnita, 0-2 al 43esimo.
Secondo Tempo:
Si riparte con le stesse formazioni del primo tempo. Sempre aggressiva l’Alessandria, viene ammonito anche Lunetta al 48esimo. Aglietti decide a questo punto di cambiare qualcosa: dentro Denis, Rivas e Cortinovis per Montalto, Galabinov e Cortinovis. Nemmeno il tempo di sistemare le posizioni in campo che arriva il terzo goal dell’Alessandria, sfondamento di Ba sulla destra, palla radente che taglia tutta l’area di rigore, Corazza anticipa Lakicevic per il tap-in vincente, 0-3. Reazione della Reggina che tarda ad arrivare, ne approfitta l’Alessandria per passeggiare sul velluto, senza neanche troppi sforzi. Si gioca gli ultimi cambi Aglietti al 66’, Laribi e Gavioli prendono il posto di Bianchi e Bellomo, si va alla ricerca del possibile goal della speranza. Non sembra dimostrare alcuna reazione la squadra di casa, frastornata dal terzo goal subito e non in grado di riprendere la partita in pugno. Minuto 83, ennesimo sfondamento sull’out sinistro amaranto, pallone che arriva tra i piedi di Lunetta, riesce a schernire l’intera difesa avversaria e ad insaccare il pallone del clamoroso 0-4. Partita che non ha più nulla da dire, non ci sarà neanche il recupero, risultato finale Reggina 0 Alessandria 4.
Match che doveva dare delle risposte chiare per il futuro della Reggina. Partita che non si mette bene sin dai primi minuti, squadra troppo timida e compassata che si scioglie col passare dei minuti, la sensazione è che Aglietti abbia perso completamente appeal coi suoi giocatori.
Antonio Agostino
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