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Giovedi, 20 Novembre 2025 ore
05-04-2021 17:04 CITTADELLA - REGGINA 1-1, L'ANALISI DI ANTONIO AGOSTINO
CITTADELLA - REGGINA 1-1, L'ANALISI DI ANTONIO AGOSTINO

CRONACA:

Cittadella in calo nelle ultime partite, viene dalla doppia sconfitta consecutiva e cercherà in casa di ritornare a macinare punti per l’ennesima partecipazione ai play-off di B. Condizione ed impressioni opposte lato Reggina, la buona prova di sostanza mostrata con il Venezia ha riacceso il sogno play-off, la partita col Cittadella sarà l’ennesimo banco di prova della stagione per capire dove possono arrivare gli amaranto. Non cambiano gli spartiti tattici i due allenatori: 4-3-1-2 per il Cittadella con Beretta e Tsadjout di punta, accompagnati dal trequartista che sarà D’Urso. Baroni schiera la Reggina con il consueto 4-2-3-1, i trequartisti saranno Micovschi, Edera e Situm, torna titolare Montalto dopo un periodo di appannaggio che lo ha visto iniziare dalla panchina. Sarà nuovamente una Reggina camaleontica, ed in fase di non possesso si riorganizzerà con un 4-4-1-1 approfittando del lavoro sporco dei due esterni che all’occorrenza si abbasseranno sulla linea di centrocampo.

 

Primo Tempo:

Si studiano le due squadre nei primi 10 minuti: Reggina compatta e corta, Cittadella che prova ad imbastire offensive con scambi veloci, abilmente disinnescati. La Reggina approfitta spesso delle possibilità aeree che offre Montalto, cercato spesso dai propri compagni difensori ed in grado di distinguersi in sponde interessanti. La fascia sinistra è il lato forte per gli amaranto, con Di Chiara che accompagna costantemente l’azione, e Situm che preferisce sovente la convergenza centrale allo scarico in profondità. Molto attivo nel Cittadella la punta Tsadjout, con la sua velocità e fisicità mette in apprensione Cionek in diverse occasioni, non riuscendo però a sfondare grazie alla fase difensiva ben orchestrata dai uomini di mister Baroni. I centrocampisti amaranto entrano poco nel gioco offensivo della squadra, il pressing alto del Cittadella ha inghiottito sia Bianchi ma soprattutto Crisetig che non riesce a trovare la posizione giusta per essere servito dai compagni. Buone le trame degli amaranto che dagli scambi tra i propri esterni si propone in fase offensiva arrivando spesso al cross, la poca accuratezza di quest’ultimi però vanifica ogni chance di conclusione. Il Cittadella assente per tutta la parte centrale del primo tempo, si rivede al 42esimo, quando su una palla lavorata dagli attaccanti, arriva l’apertura per un Ghiringhelli lasciato senza marcatura, il cross interessante viene però contratto diligentemente dalla difesa reggina. L’ultima occasione del primo tempo è un angolo per la Reggina, maturato dalla solita sovrapposizione dei terzini, nulla di fatto però e risultato bloccato sullo 0-0.

 

Secondo Tempo:

Al 46esimo si accende subito la partita: pallone in profondità verso Tsadjout, il camerunense, che già aveva dato grattacapi a Cionek nel primo tempo, non si smentisce, anticipa nettamente il difensore amaranto ed irrompe dentro l’area, passaggio rasoterra per Beretta che insacca a pochi metri dalla porta, vantaggio Cittadella. La Reggina appare frastornata i minuti seguenti, perdendo i duelli con gli offendenti avversari e non riuscendo spesso a recuperare le seconde palle. La reazione arriva al 53esimo, il filtrante di Del Prato raggiunge Edera che lavora il pallone a centrocampo e serve Micovschi sulla corsa, l’inserimento centrale di Bianchi offre l’occasione giusta per l’imbucata e sull’assist del mediano va a chiudere lo stesso Edera che con la punta riesce solo a sfiorare il pallone senza trovare la rete. Insiste la Reggina che appare rinvigorita dall’occasione appena avuta, solita trama con scambi tra esterno di fascia e collega arretrato di reparto. Da una punizione conquistata sulla sinistra da Di Chiara, arriva il pareggio amaranto: cross sul secondo palo, deviazione difettosa di testa di Cionek che trova però un solissimo Bianchi in posizione regolare, tap-in del mediano e gara che torna in equilibrio. Venturato al 68’ tenta la carta Vita al posto di uno spento D’Urso, tatticamente non cambia nulla. Diventa più muscolare la partita, con duelli più duri rispetto al primo tempo, a simboleggiare la voglia di entrambe le squadre di non voler lasciare un centimetro agli avversari. Primo cambio anche per la Reggina, Bellomo prende il posto di Micovschi ed occuperà la stessa casella dell’uscente, largo a destra. E’ però sempre Tsadjout ad impensierire la retroguadia amaranto con uno stop ed un tiro ad incrociare rapidi non distanti dalla porta difesa da Nicolas. Un po' a sorpresa esce proprio il camerunense, entra Tavernelli al suo posto. Tende ad allargarsi spesso Edera in questa fase, portando via un ulteriore uomo del Cittadella in posizione centrale e creando varchi interessanti al momento non sfruttabili per il gioco frequentemente spezzettato dai numerosi falli chiamati dall’arbitro Dionisi. Si cercano Situm ed Edera, ed all’83esimo confezionano un bel pallone che l’esterno croato non riesce a convergere in rete. Arrivano i cambi per entrambi gli allenatori: prima Venturato che inserisce Branca ed Ogunseye per Proia e Beretta, risponde Baroni con un triplo cambio, Edera, Situm e Montalto lasciano spazio a Rivas, Denis e Liotti. Tatticamente la Reggina si schiera con un 4-4-2, Rivas adibito al pressing a tutto campo e Bellomo che rimane sull’out di destra. Cittadella che porta un centrocampista fisso a fare densità in zona offensiva. Sono della Reggina le trame più interessanti, con scambi veloci tra Rivas e Bellomo che però non portano ad occasioni da rete. Finisce così la partita senza acuti importanti.

 

Reggina e Cittadella hanno battagliato in questo incontro tattico sin dall’inizio e senza esclusione di colpi. Il poco coraggio dell’arbitro nell’estrarre il cartellino, ha spezzettato la partita nelle fasi centrali di entrambi i tempi, ma è maturata comunque un’ottima prestazione da parte degli uomini di Baroni, sempre compatti, corti e pronti a colpire l’avversario con coraggio e personalità. 

 

Antonio Agostino

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