
REGGINA (4-3-3): Nicolas; Lakicevic, Cionek, Dalle Mura, Di Chiara; Bianchi, Crisetig, Crimi; Rivas, Montalto, Edera. A disposizione: Guarna, Plizzari, Delprato, Liotti, Stavropoulos, Chierico, Micovschi, Situm, Bellomo, Denis, Ménez, Okowonkwo. Allenatore: Baroni
CHIEVO VERONA (4-2-3-1): Semper; Bertagnoli, Leverbe, Gigliotti, Renzetti; Palmiero, Obi; Canotto, Ciciretti, Garritano; Djordjevic. A disposizione: Seculin, Bragantini, Colley, Zuelli, Giaccherini, Pavlev, Viviani, Cotali, Mogos, Priore, Margiotta, Munaretti. Allenatore: Aglietti
Arbitro: Paterna di Teramo Assistenti: Ruggieri – Maccadino IV uomo: Serra
Ammoniti: 12’ Montalto, 35’ Crisetig, 41’ Dalle Mura, 81’ Semper, 86’ Cotali
Espulsi:
Marcature: 47’ Djordjevic, 89’ Denis
CRONACA:
Reggina e Chievo si riaffrontano dopo un match di andata che vide la squadra amaranto abdicare a Verona con un perentorio 3-0. Un girone dopo le certezze per gli uomini di Baroni sono maggiori rispetto alle ombre, nonostante la pesante assenza di Folorunsho nelle fila reggine. L’allenatore amaranto decide di rimischiare le carte in tavola: 4-3-3, abbandonato dunque il 4-2-3-1 della svolta. L’intento è quello di spostare il fulcro dal trequartista al mediano, che vede ovviamente in Crisetig la fonte di idee predefinita, ai suoi lati Bianchi e Crimi per coprire le spalle ai due esterni alti Rivas ed Edera e non perdere l’equilibrio nelle transizioni. Novità Dalle Mura in difesa e Montalto torna la punta titolare. Il Chievo viene dal pareggio contro il Frosinone, momento non positivo per gli uomini di Aglietti che sono in cerca di punti importanti ad alimentare la classifica ed il sogno promozione. Lo schieramento dei veronesi è il 4-2-3-1 mutuato nelle scorse partite, con Djordjevic che torna titolare al centro dell’attacco, e l’insidiosissimo Ciciretti sulla destra pronto a rifornire i compagni di giocate d’alta categoria.
Primo Tempo:
Subito pericoloso il Chievo grazie ad una giocata di Garritano che prova la stoccata dalla distanza, palla vicino all’incrocio dei pali e Nicolas si salva. Preme il Chievo, al 4’ minuto seconda occasione pericolosa con Lakicevic che si deve impegnare e con un’ottima diagonale difensiva evita il peggio. La Reggina alza la linea difensiva, ma in questi primi minuti Obi (ex Inter) appare onnipresente a centrocampo, dominando le palle alte e sempre efficace in interdizione. Il Chievo tende a verticalizzare velocemente, arrivando spesso al cross ma vedendo un’attenta retroguardia avversaria respingere diligentemente. Reggina che praticamente ha lasciato il possesso palla all’avversario e rimane schiacciata nella propria metà campo in attesa di trovare lo spazio giusto per colpire. Primo squillo della Reggina al 15esimo, Bianchi gira di testa un cross di Di Chiara, palla però centrale e facilmente addomesticabile dal portiere Semper. E’ sempre Bianchi a provarci dai 30 metri qualche minuto più tardi, palla però alta sopra la traversa. In grande spolvero Dalle Mura che sta prendendo le misure agli avversari e si mette in mostra in due situazioni gestite decisamente bene. Reggina che negli ultimi minuti ha ripreso terreno, siamo al 25esimo quando da un cross in posizione avanzata di Cionek, arriva il velocissimo contropiede del Chievo che porta Canotto a convergere centralmente dalla trequarti di sinistra ed esplodere un perfetto tiro angolato, forse troppo, che sbatte sul palo interno e per fortuna degli amaranto non viene ribattuto in rete da Djordjevic. Uscita importante nelle fila del Chievo, l’acciaccato Obi costretto ad uscire per problemi fisici, al suo posto Viviani. Rimane Canotto l’uomo migliore della partita con un altro tiro da fuori al 37esimo, che impensierisce un Nicolas battuto. La timidezza degli esterni amaranto porta la squadra di Baroni a non trovare sortite offensive pericolose, mancando infatti i meccanismi giusti per il 4-3-3 i terzini non si sovrappongono coi tempi giusti e ciò porta l’avversario a compattarsi in tempo chiudendo gli spazi. Si arriva così a fine primo tempo, con Nicolas e Canotto che sembrano soffrire anch’essi problemi muscolari.
Secondo Tempo:
Doppio cambio per la Reggina. Bellomo ed Okwonkwo prenderanno il posto di Edera e Montalto, distintisinegativamente nel primo tempo. Confermato il 4-3-3 coi nuovi entrati che occupano le stesse caselle. E’ il Chievo però a passare subito in vantaggio, grazie ad un filtrante perfetto di Garritano, Djordjevic incrocia bene sul palo lontano e porta in vantaggio i suoi al 47esimo. Reggina frastornata, continua a subire le verticalizzazioni avversarie e le giocate di Canotto. Prova Bellomo a cercare la giocata per la Reggina, ma le sue conclusioni sono troppo telefonate per impensierire Semper. Al 60’ Baroni decide di cambiare rotta, inserendo Micovschi per Crimi e ripristinando il 4-2-3-1, sposta Bellomo sulla trequarti. Rimane comunque approssimativa l’offensiva amaranto, basata su giocate estemporanee senza movimenti offensivi particolarmente efficaci. Ancora problemi fisici per il Chievo: Viviani (già entrato per Obi) e Renzetti non ce la fanno, Aglietti costretto al doppio cambio col giovane Zuelli che si posiziona a centrocampo e Cotali sull’out sinistro. Polemiche al 71esimo, Okwonkwo si libera dalla marcatura di Leverbe e viene fermato per un fallo offensivo davanti a Semper, il contatto tra i due c’è anche se la gestione del pallone del difensore francese è stata discutibile nell’occasione. Entra anche Denis per Rivas nel tentativo di aumentare il peso offensivo. Minuto 77, angolo per il Chievo battuto basso, Canotto si beve Crisetig dentro l’area, il suo destro colpisce incredibilmente il doppio palo e si salva ancora un’inerme Reggina, che passivamente continua a subire i colpi opponenti. Al momento il cambio di Denis per Rivas non ha sortito effetti, se non qualche apprensione posizionale per la difesa dei veronesi. Indicativo della giornata il fuorigioco di Bellomo al 79esimo, non rientrando dal fuorigioco appena battuto come ad indicare la conditio psicologica della sua squadra. Ultimi assedi amaranto, palla che si muove da un esterno all’altro in orizzontale, e su un cross perfetto di Lakicevic che all’89esimo imbecca Denis in tuffo di testa che alla prima vera occasione da goal per la Reggina punisce il Chievo per un insperato pareggio. La reazione del Chievo è rabbiosa, ma Cionek chiude nuovamente in modo impeccabile su un assist del solito Canotto. Finisce così dopo quattro minuti di recupero e con un pareggio preziosissimo per la Reggina questa sfida dalle forti emozioni.
Reggina che ha provato a cambiare il proprio credo tattico viste le assenze, il piano non è riuscito, col Chievo che ha dominato in lungo ed in largo per tutta la partita. Il ritorno al 4-2-3-1 e l’abnegazione del neo-entrato Denis (unica nota positiva della giornata), hanno portato al pareggio degli amaranto, ormai insperato ma fondamentale per la corsa salvezza. Nonostante il risultato rimane la brutta prestazione, mister Baroni dovrà cercare di lavorare sulla testa dei giocatori evitando di sbagliare l’approccio alla partita e ritrovare il carattere apparso assopito.
Antonio Agostino
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