«Adesso, finalmente, abbiamo le risorse necessarie a contrastare l’abusivismo edilizio su aree particolarmente sensibili da un punto di vista paesaggistico e naturale. Forti anche del protocollo d’intesa firmato con la Prefettura e la Procura di Reggio Calabria, avvieremo un importante processo di demolizione di quei manufatti inutili e degradanti». L’assessore alla Pianificazione urbanistica, Mariangela Cama ha accesso i riflettori su un tema particolarmente difficile e delicato: «Nel prossimo bilancio di previsione abbiamo istituito un capitolo specifico dedicato alle demolizioni. Quello che, fino ieri, era impossibile da portare a termine per la situazione economica deficitaria dell’Ente, ora può trovare attuazione».
«In questi mesi – ha spiegato la delegata della giunta Falcomatà - è stato condotto uno studio puntuale sull’intero territorio. Dai rilievi effettuati sono emerse numerose criticità. I manufatti abusivi, oltre ad essere stati individuati e fatti emergere nelle cartografie, verranno demoliti seguendo un percorso facilitato dal protocollo siglato con la Prefettura e la Procura. Si tratta di un passaggio fondamentale che consente, alle istituzioni, di riaffermare legalità e decoro nel complesso tessuto cittadino».
L’analisi dell’Assessore Cama ha poi spaziato a 360 gradi sui grandi temi che interessano il futuro della nostra città. Oltre alla lotta all’abusivismo edilizio, infatti, la delegata alla Pianificazione urbanistica, si è soffermata sull’approvazione del Piano Strutturale Comunale, strumento «atteso da 50 anni in città» e che adesso è finalmente realtà, ma anche sul Porto, sul Piano Spiagge, sul Lido comunale e sulle pratiche di condono.
«Il Porto è un’infrastruttura strategica per l’amministrazione comunale», ha spiegato aggiungendo: «Il fatto che ricada nel cuore della città è una fortuna da non lasciarsi sfuggire. Negli anni è stato un tema che non ha riscosso le necessarie attenzioni, per noi rappresenta un serio e concreto volano di sviluppo». In questo senso si inserisce la stretta collaborazione intrapresa con l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto: «Insieme, lavoreremo su un sistema portuale a trazione turistica. Prevediamo di rifunzionalizzare tutti gli spazi interni, dando continuità con il bellissimo Waterfront e col molo di ponente, dove sorgerà il “Museo del Mare” che sarà finanziato con i Cis. Da qui a poco, cominceremo a condividere con il territorio questo primo disegno di crescita e trasformazione del nostro porto».
Particolarmente decisivo, in questo senso, risulta essere anche il Piano Spiagge: «Abbiamo svolto un rilievo puntuale e attento sulla conformazione dell’arenile che si è modificato tantissimo, in questi anni, a causa dell’erosione costiera. I casi di Bocale e Pellaro, per esempio, offrono appieno la dimensione dell’aggressività e pericolosità del fenomeno che ha persino messo a repentaglio alcune abitazioni. Dai nostri rilievi emerge la necessità di programmare un forte intervento per la realizzazione di opere in difesa della costa che creino ripascimento. Stiamo lavorando su uno strumento che, oltre a mettere in sicurezza gli spazi, consentirà di esercitare attività ricreativa e turistica per tutto il periodo dell’anno, andando a destagionalizzare economie indispensabili alla crescita economica delle diverse aree».
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