Pescara (4-3-2-1): Fiorillo; Bellanova, Guth, Bocchetti, Nzita (75’ Mastrangelo); Rigoni (62’ Radaelli), Dessena (62’ Valdifiori) , Omeonga (70’ Busellato); Tabanelli, Maistro (46’ Ceter); Odgaard. A disposizione: Alastra, Radaelli, Drudi, Scognamiglio, Valdifiori, Balzano, Masciangelo, Basit, Riccardi, Busellato, Ceter, Machin. Allenatore: Breda.

Reggina (4-2-3-1): Nicolas; Lakicevic, Cionek, Stavropoulos (84’ Loiacono), Di Chiara; Crimi (62’ Bianchi), Crisetig; Edera (62’ Denis), Folorunsho, Ménez (84’ Liotti); Montalto (93’ Dalle Mura). A disposizione: Guarna, Plizzari, Dalle Mura, Liotti, Loiacono, Bianchi, Chierico, Faty, Bellomo, Denis, Okwonkwo, Petrelli. Allenatore: Baroni.

Arbitro: Fabio Maresca di Napoli                                                                                                                                 Assistenti: Edoardo Raspollini di Livorno e Fabrizio Lombardo di Cinisello Balsamo                                                      Quarto Ufficiale: Francesco Meraviglia di Pistoia

Note: terreno in buone condizioni; tempera mite; recupero 1t 2’ - 2t 5’; angoli 2-5.

Ammoniti: 9’ Dessena; 10’ Maistro; 32 Rigoni; 39’ Di Chiara; 45’ Lakicevic; 83’ Menez; 85 Busellato; 95’ Dalle Mura.

Espulsi:

Marcatori: 73’ Denis; 79’ Montalto.

All’Adriatico di Pescara va di scena una sfida che sfugge ai pronostici. L’ex Breda schiera in attacco i nuovi Tabanelli ed Odgaard. In mezzo c’è anche l’esordio di Dessena. Baroni invece fa rientrare Lakicevic in corsia destra e Stavropoulos in difesa. Conferme per Crimi, Edera e Montalto. Fuori Loiacono, Liotti e Bianchi. La Reggina sembra meglio impostata in campo e gestisce il gioco. Il Pescara chiude gli spazi ma subisce sulle fasce. Per fermare Edera e Di Chiara, la squadra di casa e costretta a spendere 2 gialli consecutivi. Gli amaranto si dimostrano un po più intraprendenti e dialogano bene fino alla trequarti, attaccando organicamente, senza rischiare sulle ripartenze. Proprio sul finale di tempo Edera scalda le mani a Fiorillo che blocca con sicurezza. Il primo tempo finisce a porte inviolate, con tanto pressing, un tiro in porta ciascuno, 3 ammoniti nel Pescara e 2 nella Reggina.

Il secondo tempo inizia con Baroni che conferma l’undici iniziale e Breda che sostituisce Maistro con Ceter per dare più peso all’attacco. Nel primo quarto d’ora le squadre sono corte ed attente. Al 62’ in campo Bianchi e Denis al posto di Crimi ed Edera mentre Valdifiori e Radaelli entrano al posto di Dessena e Rigoni. Appena entrato Denis fa arrabbiare Baroni sbagliando da pochi passi. Ma al 73’ si riscatta e porta in vantaggio i suoi. Lo stesso attaccante fa partire l’azione da centrocampo lanciando Folorunsho il quale innesca Lakicevic che rimette la palla al centro dell’area dove, il numero 19 reggino, arriva come una furia e di destro appoggia in rete. Al 79’ arriva il raddoppio: Bianchi sull’out di destra, scodella una palla bassa in area dove si avventa Montalto che, con un tocco da posizione defilata, deposita dietro le spalle di un incerto Fiorillo. Sotto di 2 reti il Pescara accusa il colpo e non ha la forza di reagire. La squadra dello stretto controlla le operazioni sino al termine senza rischiare nulla.

La Reggina con questa prima vittoria del 2021, fa un bel balzo in classifica lasciando la zona play out. Stavolta mister Baroni, con più uomini a disposizione, ha azzeccato i cambi, anzi ha avuto il coraggio di inserire una punta al posto di un laterale e quindi è stato premiato. Le statistiche parlano chiaro: la squadra calabrese ha tenuto il pallino del gioco il doppio degli avversari e collezionato 15 tiri in porta rispetto ai 6 dei casalinghi. Per il Pescara invece è notte fonda. Rimane all’ultimo posto in classifica ed i nuovi arrivati non hanno contribuito a dare organicità alla squadra, anzi non ci è parsa mai in grado di impensierire gli avversari.

Ora non c’è nemmeno il tempo di gioire perche mercoledì arriva a Reggio Calabria l’Entella per un altro scontro diretto.

Gianni Agostino