Il Documento che viene presentato all’attenzione del Consiglio comunale integra e riprende le linee programmatiche di mandato esposte dal Sindaco nella sua relazione introduttiva di insediamento e riflette l’indirizzo strategico ed operativo dell’Amministrazione.
Il Documento Unico di Programmazione, quale obbligo imposto nell’armonizzazione contabile, costituisce il volano e il raccordo tra gli obiettivi di mandato e i documenti contabili posti dal bilancio di previsione finanziaria e dal piano esecutivo di gestione, con l’evidente volontà di costruire un sistema gestionale costantemente aggiornato e aggiornabile in funzione delle decisioni adottate e degli effetti conseguiti.
L’approvazione del DUP costituisce il presupposto necessario per tutti gli altri documenti di programmazione (Bilancio, PEG, Piano delle performances, Rendiconto) e si compone di due sezioni: la Sezione Strategica e la Sezione Operativa.
La Sezione Strategica ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la Sezione Operativa pari a quello del bilancio di previsione.
Si comprende quindi che il DUP congiunge in un unico documento due momenti fondamentali dell’azione amministrativa: una legata alla fase della programmazione di mandato e considera l’intero arco temporale della legislatura, l’altra che guida la stesura dei documenti contabili, rapportandosi in un principio di continuità sulle scelte decisionali e sui risultati in termini non ipotetici ma reali, evitando di programmare obiettivi non attendibili (ovvero irrealizzabili).
Il Documento presentato è un documento concreto, chiaro, semplice e coerente. Unitamente ad esso si approvano, quali allegati necessari, il programma triennale delle opere pubbliche, la programmazione del fabbisogno del personale, il piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare.
E’ un documento contestualizzato e calato in uno scenario esterno nazionale ed internazionale di crisi pandemica e post pandemica; e tiene conto del contesto economico della nostra Città a livello regionale e metropolitano.
Risultano approfondite le caratteristiche generali della popolazione, dell’economia del territorio e le caratteristiche sociali, facendo riferimento ai principali risultati censuari sulla popolazione, alle rilevazioni demografiche, alla rilevazione continua sulle forze di lavoro e più in generale a dati e informazioni a livello comunale prodotti dall’Ufficio Statistica del Comune nell’ambito della statistica ufficiale. La Sezione Operativa e Settoriale è stata elaborata grazie al supporto della Direzione generale che ha fatto da collettore tra i vari settori dell’Amministrazione per la redazione di un documento realistico e conforme all’indirizzo politico della Giunta.
Un lavoro di sintesi che la dott.ssa Anna Crea ha condotto attraverso un costante dialogo con i Dirigenti dei Settori su indirizzo degli Assessori e del Sindaco.
Il Documento è per sua natura flessibile, mai rigido, anzi si presta ad adattamenti e variazioni fisiologiche legate alla particolare fase emergenziale in corso nonché alle priorità da attenzionare e monitorare che nel corso del tempo rendono mutevoli situazioni e priorità.
Disegnare uno scenario di programmazione, sulla base delle informazioni attualmente disponibili, non significa legarsi indissolubilmente le mani per tutto l’orizzonte di programmazione. Non significa fare delle scelte irreversibili.
I feedback che l’Amministrazione riceve dal costante confronto con i cittadini, con le associazioni di categoria, con i lavoratori, i sindacati, Istituzioni, Enti ed Organizzazioni locali, anche se manifestate con piglio critico, consentono di indirizzare l’azione amministrativa verso una condivisione di intenti.
Si amministra con il popolo e le scelte devono essere il frutto di indicazioni chiare e palesi; le critiche non possono e non devono ridursi a mere contestazioni ma vanno indirizzate a potenziare una programmazione che con il contributo di tutti può solo facilitarne l’attuazione.
Il documento non va semplicemente giudicato o disapprovato, va migliorato ed integrato.
L’approvazione del DUP alla fine di agosto consente di verificare l’andamento dell’attività amministrativa ed il raggiungimento degli obiettivi, effettuando le conseguenti valutazioni ed adottando i rimedi necessari.
La programmazione deve guidare le azioni amministrative dell’Ente, sulla base di un indirizzo politico che dalla lettura del documento risulta da un lato fortemente orientato allo sviluppo di settori chiave come la cultura, il turismo, la pianificazione; punta a raggiungere ambiziosi obiettivi su opere pubbliche strategiche con un occhio a consolidare e rafforzare il livello manutentivo cittadino ma dall’altro non trascura interventi di carattere innovativo nel settore ambiente e di supporto alle attività produttive nella fase post covid.
L’ordinario che ancora sconta un deficit di normalità senza mai perdere di vista le sfide che attendono per l’immediato futuro una Città metropolitana che non può e non deve perdere le occasioni e le opportunità che la attendono.
Con i piedi a terra e lo sguardo alto!
L’approvazione di questo bilancio di previsione 2021/2023 non è una “nottata che deve passare”.
E pensandoci bene non è neanche una nottata, è la risposta migliore a quanti attendevano con ansia il tracollo finanziario dell’Ente senza però valutare che le conseguenze di una legislazione disomogenea, che ha acuito le difficoltà dei Comuni del mezzogiorno in situazioni di tensione finanziaria, sono esclusivamente a carico dei cittadini che pagano, come sempre, il prezzo più alto.
I 7 bilanci che hanno disegnato il periplo finanziario del nostro Comune ci restituiscono fondamentalmente tre dati oggettivi non suscettibili di alcuna interpretazione:
l’Amministrazione Falcomatà ha abbracciato e governato un Ente in predissesto, traghettando la Città verso la fuoriuscita dal Piano di riequilibrio decennale approvato dai Commissari prefettizi;
nel corso degli anni il Bilancio comunale ha dovuto resistere a tsunami giurisdizionali di autorità costituzionali e contabili tali da compromettere il più solido degli Enti locali;
Reggio Calabria, con il Decreto Agosto prima e con il Decreto Sostegni bis oggi, ha tracciato la strada di non ritorno verso un nuovo e decisivo intervento da parte dello Stato nei confronti degli Enti locali in crisi finanziaria portando alle casse comunali un contributo a fondo perduto totale pari a circa 186 mln di euro.
In questi anni non si è tirato a campare ma si è costruito a livello locale e a livello nazionale.
L’animo che ha mosso questa Amministrazione nella sua azione politica è stato quello di superare il piano di riequilibrio risanando le casse del comune. Un’azione di pulizia e cura apprezzata dai Governi centrali succedutisi nel tempo che hanno giudicato seria l’impostazione assunta ed hanno riconosciuto gli sforzi compiuti fino ad oggi.
Il bilancio di previsione 2021/2023 sconta il superamento di uno stallo normativo creatosi all’indomani della pronuncia di incostituzionalità della norma relativa alle anticipazioni di liquidità. Somme richieste dai Commissari per un importo pari a circa 187 mln da rimborsare all’epoca in trent’anni, oggi in dieci, al netto delle restituzioni effettuate e del contributo assegnato al Comune di Reggio Calabria con il Decreto sostegni bis pari a 46 mln.
Anni di continue scosse telluriche che hanno minato la stabilità dell’edificio finanziario comunale, che però si stava costruendo su solide basi.
Non crolla, cede e si consolida.
L’intervento dello Stato per due volte in due anni a favore dei Comuni in crisi apre un orizzonte nuovo e consente a Reggio Calabria, quale Città rappresentativa del mezzogiorno, di intraprendere un percorso di affiancamento con il MEF da replicare per altri enti con medesime tensioni finanziarie.
L’errore più grande che la politica possa fare in questo delicato momento è avere pregiudizi, chiudersi nel pessimismo e nella critica sterile convincendo se stessi e gli altri che Reggio Calabria sia vittima di chissà quale fattura.
Ho sentito parlare addirittura di limitazioni poste all’esercizio democratico di funzioni proprie consiliari e mi sento di rispondere in tutta serenità che mai nessuno ha ostacolato o negato l’accesso a documenti od atti pubblici e pubblicati, peraltro.
Allo stesso modo posso attestare l’assoluta disponibilità degli uffici a rendere spiegazioni o chiarimenti, evidentemente con risposte non rispondenti a quelle attese.
Reggio Calabria è la Città migliore dove far crescere i nostri figli, ed ha bisogno di amministratori leali, di una opposizione degna e di cittadini onesti e rispettosi.
I dati di questo bilancio confermano l’indirizzo politico di impiegare il contributo assegnato dal Governo per chiudere definitivamente il disavanzo da piano di riequilibrio pari a circa 46 mln. Un passaggio delicato che ci apprestiamo ad affrontare nella consapevolezza di un rigido ma costruttivo confronto con la Corte dei Conti che in questi anni ha indirizzato le attività gestionali dell’Ente, ma con altrettanta fiducia verso l’operato dell’apparato amministrativo che si è conformato a prescrizioni e raccomandazioni.
Cadendo i vincoli legati al piano di riequilibrio finalmente la classe politica al governo della Città potrà misurarsi con la propria visione, libera da limiti, divieti ed obblighi di legge ostili.
La pressione tributaria viene confermata in attesa di poter incidere positivamente sulla tassazione che rappresenta uno degli elementi attenzionati dalle attività poste in essere e consistenti nel recupero della morosità; nella ricognizione delle posizioni degli evasori; nell’avvio del piano di alienazioni del patrimonio. Tutte attività in itinere ma che necessitano di risorse umane idonee per quantità e qualità a seguire i processi (711 dipendenti al 31.12.2020)
La demagogia sui tributi comunali equivale a scarsa o nulla conoscenza del sistema finanziario degli enti in riequilibrio, ai miei concittadini posso spiegarlo in tutti i modi necessari ma ad un amministratore non occorre spiegarglielo.
L’approvazione di questo bilancio non è una nottata che deve passare.
E’ un giorno nuovo da vivere con qualche pensiero in meno e tanto lavoro ancora da portare avanti, ma sempre col sorriso, ispirati da due elementi doverosi
- la verità di atti e fatti che raccontano la storia della nostra Città;
- la volontà di resistere e superare ogni difficoltà.
Se oggi siamo stati costretti ad un presente difficile, è soltanto per un passato colpevole e per un futuro che vogliamo diverso, e migliore.
17.04.2020 | Music City On Air |
19.11.2014 | Strada per Santa Venere (RC) |
16.11.2014 | IL SINDACO FALCOMATA' NOMINA GLI ASSESSORI |
13.11.2014 | Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio C. su Radio Gamma No Stop |