“Sui nostri dispositivi di protezione individuale le sostanze cancerogene superano 100 volte il limite massimo consentito e l’incidenza di cancro e di malattie cardiovascolari è molto più elevata rispetto ad altre categorie lavorative. Ma in Italia, a differenza di altri Paesi, i Vigili del Fuoco non dispongono di opportuni protocolli di decontaminazione, non beneficiano di alcuna assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali, non sono considerati categoria usurata e non hanno alcuna forma di previdenza complementare.
Una situazione paradossale che va necessariamente sanata attraverso l’adozione di opportuni provvedimenti di carattere normativo ed un impegno trasversale delle Istituzioni e della politica affinché la difesa della salute dei lavoratori non rappresenti un semplice slogan mediatico o un progetto di legge fermo in un cassetto.
Ciò anche in rispetto di molti ex colleghi o colleghi che hanno lottato o lottano disperatamente contro gravi patologie e contro un sistema che costringea non veder riconosciuto neanche il diritto ad indennizzi per le proprie famiglie”.
La Segreteria Nazionale UIL PA VVF
17.04.2020 | Music City On Air |
19.11.2014 | Strada per Santa Venere (RC) |
16.11.2014 | IL SINDACO FALCOMATA' NOMINA GLI ASSESSORI |
13.11.2014 | Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio C. su Radio Gamma No Stop |