Siamo esterrefatti da quanta incapacità gestionale e amministrativa si stia vedendo in questi mesi a Reggio Calabria e in particolare all’interno delle istituzioni, soprattutto nell’ultimo periodo. A dare prova di questa incapacità ci sono il Comune di Reggio Calabria e HERMES Servizi Metropolitani Srl (società in house del Comune). Come ben sappiamo la società nasce dalla fusione delle società miste Re.g.e.s. spa e Re.ca.s.i. spa che, a seguito del “piano di razionalizzazione delle società pubbliche”, dopo la fuoriuscita del socio privato, sono state oggetto di trasformazione, diventando un’unica realtà che continua a gestire il core business delle due anime originarie di Re.g.e.s (tributi e servizio idrico integrato) e di Re.ca.si (servizi informatici). Il punto di svolta lo si è avuto con le bollette dell’acqua che non sono state calcolate correttamente in quanto non hanno tenuto conto di provvedimenti importanti quali un’ordinanza dell’allora Sindaco Arena e una delibera dell’allora commissione straordinaria.
Questo è il comunicato pubblicato sul sito del Comune di Reggio Calabria in data 24/10/2012, quando l’allora Sindaco Arena comunicava che a causa di “presenza di fluoruri in percentuale superiore agli standard di qualità fissati dal D.Lgs 31/2001″… ” non è consentito… di utilizzare per scopi potabili le acque distribuite nelle zone succitate”.
[foto ordinanza sindacale]
A distanza di quasi un anno, il 29 agosto 2013, i commissari prefettizi deliberano l”autorizzazione rimborso del 50% della somma paga a titolo di “canone acqua” utenti residente nelle aree interessate da ordinanze di non potabilità.
[foto delibera commissione straordinaria]
Le bollette arrivate in questo mese invece non tengono conto di questi importanti provvedimenti che sono ancora in vigore. Pertanto riteniamo che
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