Si e' chiuso con un duplice patteggiamento il processo per direttissima a carico di due giovani di Borgia, U. C., 19 anni, e A. F., 23 anni, arrestati a meta' settembre a Catanzaro con l'accusa di aver sottratto gasolio dagli automezzi dell'Amac. Il giudice monocratico di Catanzaro, Giovanna Mastroianni, ha applicato ai due giovani la pena di due mesi e venti giorni di reclusione e 70 euro di multa, con concessione della sospensione condizionale, come richiesto dal difensore, l'avvocato Leonardo Citraro, con il consenso del pubblico ministero. I due imputati sono stati arrestati dai poliziotti della squadra volante che li avevano notati nell'area di posteggio dei pullman dell'Azienda municipalizzata di Catanzaro mentre, secondo le accuse a loro carico, armeggiavano accanto agli automezzi muniti di alcune taniche di grosse dimensioni e di un tubo di plastica lungo circa 2 metri. Alla vista dei poliziotti i due giovani avrebbero tentato di allontanarsi ma, bloccati quasi subito, sono stati arrestati in flagranza poiche' nei bidoni che avevano con se' e' stato rinvenuto gasolio poco prima sottratto da alcuni autobus. Il pubblico ministero di turno aveva a quel punto deciso di farli condurre agli arresti domiciliari, ma dopo la convalida il giudice li ha rimessi in liberta' con obbligo di firma.
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